La spiegazione di alcuni fenomeni naturali nell'antichità è stata legata alla formulazioni di miti, in quanto la tecnologia e la conoscenza a quel tempo non erano in grado di supportare il metodo scientifico, in forma embrionale. Perciò la spiegazione di tali fenomeni era addossata ai miti, leggende, che interpretavano i processi naturali come eventi fantastici e/o divini.
Una branchia di studi molto attuale e in parte ancora sconosciuta è la cosmologia, ovvero lo studio della formazione ed evoluzione dell'universo. Sin dall'antichità il pensiero di sapere come ebbe inizio tutto ha affascinato gli uomini, che volgendo lo sguardo al cielo hanno iniziato a pensare a come e perchè si sia creato l'universo e la Terra.
La creazione del mondo è il tema centrale del "mito pelasgico", un antico mito greco per spiegare la presenza di popolazioni pre-elleniche: protagonista è Eurinome, definita come Dea di tutte le Cose che comparve dal Caos e divise il mare dal cielo; la sua attenzione venne catturata dal Vento del Nord, che la Dea strinse fino a creare il serpente Ofione con cui si accoppiò. In seguito depose l' Uovo Universale, che schiudendosi, ha dato vita a tutte le cose. Successivamente i primi uomini emersero dalla terra e il primo di essi, Pelasgo, insegnò a tutti a costruire capanne, cibarsi e cucire vestiti con le pelli.
Come tutti i miti, il mito pelasgico affida a eventi e personaggi divini la nascita dell'universo e di conseguenza del mondo. Una particolarità di questo mito è che il Creatore è una donna, Eurinome, mentre in buona parte della letteratura e mitologia antica il Creatore è un uomo, Chaos, da cui tutto ebbe inizio.
Eurinome e il serpente Ofione
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