La parola "scienza" deriva dal latino scientia, che significa conoscenza. Questa parola aveva il significato di qualsiasi sistematica o esatta formulazione della conoscenza. Di conseguenza la scienza, a quel tempo, aveva lo stesso tipo di significato dato alla filosofia. Nell'antica Grecia il termine corrispondente a quello odierno di "scienza" era episteme, che indicava un sapere stabilito su fondamenta certe, al di sopra di ogni possibilità di dubbio, al quale era conferito un valore sacro, che consentiva di acquisire la saggezza e la sapienza.
Un fattore che ha contraddistinto l'uomo nel corso della sua storia è stata la curiosità e la voglia di innovarsi per rendere migliore la propria vita e l'ha fatto attraverso la scienza con le prime invenzioni, pertanto la scienza deriva dal bisogno dell'uomo di conoscere ciò che lo circonda, di combattere la paura provocata da un ambiente sconosciuto e ignoto, di dare risposte ai fenomeni che lo rendono in un certo senso impotente e perciò di poterli, se non controllare, almeno prevedere. In questo modo la storia dell'uomo ha identificato due percorsi paralleli che si intrecciano l'un l'altro per poter spiegare gli eventi: scienza e filosofia, mai opposti ma piuttosto complementari. Infatti la scienza spiega con un metodo scientifico i fenomeni naturali, mentre la filosofia della scienza ci dice come si è arrivati a tali spiegazioni, implicando anche il pensiero filosofico dietro alle scoperte scientifiche. Le strade si intrecciano ancora di più quando passiamo dalle scienze naturali alle scienze umane, in cui il metodo scientifico è di difficile applicazione e quindi si è optato per un approccio filosofico a questioni che non si rivolgono più al mondo fisico e alla natura, bensì ai protagonisti e abitanti del mondo fisico, gli uomini, indagati singolarmente e collettivamente come società.
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