giovedì 21 maggio 2020

Dialoghi di Platone e la scienza #STEP 8

Il filosofo greco Platone, che ha posto le basi per il pensiero filosofico occidentale, ha riposto la quasi totalità del suo pensiero nei "Dialoghi". Il termine deriva dal fatto che il filosofo voleva rimarcare la superiorità della trasmissione e del confronto orale rispetto a quello scritto. 
I Dialoghi, in cui Platone immagina di conversare con un'altra persona, coprono una vastità di argomenti molto ampia. In uno di questi, il "Teeteto", Platone scrive di un dialogo tra Socrate e un giovane filosofo di nome Teeteto e il discorso si sviluppa intorno alla domanda iniziale di Socrate "che cos'è la conoscenza?". 
Teeteto risponde facendo però esempi di scienza, intesa come conoscenze e abilità nei mestieri, quindi per Socrate la risposta non è esaustiva perchè non ottiene un concetto generale di scienza.
La scienza, secondo Socrate e Platone si può fondare solo sulla dottrina delle idee, e non sul sensibile: "non é in queste impressioni sensibili che c' é scienza , bensì nel ragionamento su di esse: infatti, é in questo che é possibile, come pare, toccare l' essere e la verità; in quelle invece é impossibile ".
Il dialogo si conclude, come molti altri, con un nulla di fatto, con l'ammissione da parte di Socrate che nessuna delle definizioni di scienza date nel corso di tutto il dialogo è accettabile .

"SOCRATE: Se comprendere la ragione di una cosa vuol significare conoscere e non solo opinare la differenza sarebbe un avvenimento graditissimo circa la più bella ragione tra quelle che riguardano la conoscenza. Conoscere infatti è afferrare conoscenza. O no? 
TEETETO: Sì . 
SOCRATE: Allora, ovviamente, uno interrogato su che cosa è conoscenza risponderà che è retta opinione con conoscenza di differenza. Aggiunta di ragione infatti sarebbe proprio questo, secondo lui. 
TEETETO: Pare. 
SOCRATE: E sarebbe risposta alquanto sempliciotta, perché, mentre stiamo esaminando che cosa è conoscenza, dovremmo dire che è retta opinione con conoscenza di differenza che di qualunque altra cosa. Dunque non sensazione o Teeteto, né vera opinione, né ragione che si congiunge con vera opinione potrebbe essere conoscenza." 


(un pezzo del dialogo da "Teeteto", http://www.ousia.it/content/Sezioni/Testi/PlatoneTeeteto"


ulteriori fonti:

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